Il Ticinello

 

Il percorso di cui ci occupiamo, parte da Turbigo, risale l’alzaia del Ticinello e raggiunge, in località Tornavento, il punto da cui inizia prendendo le acque dal Ticino.

Si parte dalla vecchia centrale elettrica di Turbigo, si imbocca l’alzaia che ci porterà, dopo circa un chilometro e mezzo, alla frazione di Pontecastano; da qui, dopo il caratteristico ponte a due arcate fin quasi alla sua sorgente, l’alveo del Ticinello mantiene, a tutt’oggi, il suo antico aspetto, ricco di quella spontanea vegetazione acquatica che accoglie un’altrettanto spontanea moltitudine di fauna tipica della piana lombarda.

Si possono ammirare germani, gallinelle d’acqua, aironi, garzette, anitre selvatiche, cigni e tanti altri uccelli che tra i canneti del canale e le fronde dei boschi circostanti, trovano un ambiente tranquillo ed ancora lontano dal nefasto intervento del progresso, in cui vivere.

Giunti in prossimità di Tornavento, il cammino ci porta ad intersecare una fitta rete di canali e sbarramenti artificiali, di cui la zona è particolarmente ricca, che servono a regolamentare il flusso delle acque anche in funzione della produzione di energia elettrica tutt’ora attiva.

In vista del ponte in ferro sul Ticino, avendo percorso circa sette chilometri, è possibile effettuare una sosta ristoratrice all’Osteria dello Sperone o, poco più avanti al bar ristorante del ponte.

Il tragitto riprende, risalendo la sponda del Ticino, su un’antica strada “l’antica via dei mercanti”, il cui acciottolato, confessando apertamente la sua età, non lesina durezza e fatica facilmente superabili grazie alla bellezza dell’ambiente circostante.

Fortunatamente il tratto di acciottolato dopo un paio di chilometri cede spazio ad un terreno decisamente più camminabile.

Dopo aver oltrepassato sulla struttura in ferro di uno sbarramento idrico, un ulteriore canale, ci si trova di fronte ad un bivio che presenta due alternative percorribili: tenendo la destra si costeggia il Canale Industriale, imboccando la via di sinistra, si percorre la sponda del Ticino per poco più di un chilometro fino al ricongiungimento con la provenienza dell’alternativa di destra.

I boschi del Ticino ci accompagneranno ancora fino alle chiuse che, in località Vizzola, permettono al Canale Industriale di superare il dislivello della zona.

Un paio di tornanti ci faranno salire per raggiungere, dopo aver percorso quindici chilometri dalla partenza, l’abitato di Castelnovate.

Prima di riprendere la via del ritorno, una buona ospitalità con ottimi panini caldi si può avere alla cantina “il Maniero” a pochi passi dalla chiesa del paese.

Per il ritorno si può percorrere una via diversa scendendo verso il Ticino e, una volta raggiunta la località Porto, si imbocca il sentiero che sulla sinistra si inoltra nei boschi. Lambendo la pista prova Pirelli, si raggiunge il complesso di chiuse di Vizzola riprendendo la via percorsa all’andata.